DSpace Repository

Storia e archeologia dei Longobardi nella ricerca italiana

Show simple item record

dc.creator La Rocca, Cristina
dc.date 01-12-2006
dc.date.accessioned 2023-07-04T16:19:37Z
dc.date.available 2023-07-04T16:19:37Z
dc.identifier.issn 15149927
dc.identifier.uri http://repositorio.filo.uba.ar:8080/xmlui/handle/filodigital/16531
dc.description Fil: La Rocca, Cristina. Universitá di Padova; Italia.
dc.description Leggendo una qualsiasi, anche recente, pubblicazione italiana di una necropoli altomedievale, si può facilmente notare che lo sforzo interpretativo é puntualmente diretto verso un unico obiettivo: vale a dire quello di chiarire a quale gruppo etnico appartengano i sepolti. Invariabilmente, se si tratta di tombe senza corredo, gli inumati sono senz'altro attribuiti ai Latini; se si tratta di sepolture con armi esse appartengono ai Longobardi, se si tratta infine di tombe con soli ornamenti dell'abito essi sono assegnati alla categoria — molto problematica — degli “autocton'” ¡ quali, per lo stesso fatto di essere autoctoni e indipendentemente dal luogo o dalla regione geografica in cui i loro resti sono ritrovati, si suppone dovessero comportarsi tutti nello stesso modo. Sia la limitatezza degli obiettivi, sia le possibili categorie “etniche' alle quali ¡ defunti sono assegnati derivano indubbiamente dall'evoluzione, di lungo periodo, della metodologia archeologica italiana, ma non solo. Essi sono infatti, contemporaneamente, la prova del ruolo assai marginale che l'altomedioevo italiano ha tuttora nella storia d'Italia: un ruolo che, anziché definirsi con caratteristiche sue proprie (sotto il profilo sociale, economico e politico), risulta ancora troppo spesso paragonabile a un semplice corridoio buio che separa l’antichità dall’est á comunale, cioè i due momenti in cui le tradizioni “autenticamente italiane? rispettivamente maturerebbero e risorgerebbero?. E' evidente che nessuno degli archeologi medievali potrebbe dirsi davvero convinto di condividere questa opinione e anche che nessuno di essi ammetterebbe consciamente che la finalità etnica sia utilizzata per altre ragioni che non quelle intrinseche alla 'metodica della ricerca archeologica”.
dc.description Leggendo una qualsiasi, anche recente, pubblicazione italiana di una necropoli altomedievale, si può facilmente notare che lo sforzo interpretativo é puntualmente diretto verso un unico obiettivo: vale a dire quello di chiarire a quale gruppo etnico appartengano i sepolti. Invariabilmente, se si tratta di tombe senza corredo, gli inumati sono senz'altro attribuiti ai Latini; se si tratta di sepolture con armi esse appartengono ai Longobardi, se si tratta infine di tombe con soli ornamenti dell'abito essi sono assegnati alla categoria — molto problematica — degli “autocton'” ¡ quali, per lo stesso fatto di essere autoctoni e indipendentemente dal luogo o dalla regione geografica in cui i loro resti sono ritrovati, si suppone dovessero comportarsi tutti nello stesso modo. Sia la limitatezza degli obiettivi, sia le possibili categorie “etniche' alle quali ¡ defunti sono assegnati derivano indubbiamente dall'evoluzione, di lungo periodo, della metodologia archeologica italiana, ma non solo. Essi sono infatti, contemporaneamente, la prova del ruolo assai marginale che l'altomedioevo italiano ha tuttora nella storia d'Italia: un ruolo che, anziché definirsi con caratteristiche sue proprie (sotto il profilo sociale, economico e politico), risulta ancora troppo spesso paragonabile a un semplice corridoio buio che separa l’antichità dall’est á comunale, cioè i due momenti in cui le tradizioni “autenticamente italiane? rispettivamente maturerebbero e risorgerebbero?. E' evidente che nessuno degli archeologi medievali potrebbe dirsi davvero convinto di condividere questa opinione e anche che nessuno di essi ammetterebbe consciamente che la finalità etnica sia utilizzata per altre ragioni che non quelle intrinseche alla 'metodica della ricerca archeologica”.
dc.format.extent 41-58
dc.language ita
dc.publisher Universidad de Buenos Aires. Facultad de Filosofía y Letras. Instituto de Historia Antigua y Medieval
dc.rights info:eu-repo/semantics/openAccess
dc.rights https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/
dc.source Anales de Historia Antigua, Medieval y Moderna. Vol. 39
dc.subject HISTORIOGRAFÍA
dc.subject HISTORIA MEDIEVAL
dc.subject ARQUEOLOGÍA
dc.subject ITALIA
dc.title Storia e archeologia dei Longobardi nella ricerca italiana
dc.type info:eu-repo/semantics/article
dc.type nfo:eu-repo/semantics/publishedVersion
dc.type nfo:eu-repo/semantics/artículo


Files in this item

This item appears in the following Collection(s)

Show simple item record

Search DSpace


Advanced Search

Browse

My Account