Posto come dato sicuro che l’orazione Contra Andocidem —la VI del Corpus Lysianum— certamente non è é stata scritta da Lisia, si è delineato un duplice orientamento in merito alla cronología e all’interpretazione di questo testo : si è pensato, che si trattasse di un’orazione di accusa realmente pronunciata in occasione del processo celebrato contro Andocide nel 399, forse una Seurepodoyia, di cui potè essere autore Meleto; mentre, dall’altro lato si è pensato all'eventualita che si trattasse, invece, di uno scritto polemico a posteriori o di una tardiva esercitazione retorica. Maggior fortuna ha avuto senz'altro, e giustamente, la seconda ipotesi: la questione merita tuttavia ancora qualche attenzione. In pratica tutto si riduce, sostanzialmente, alla definizione del rapporto fra il C. And. e l’orazione
De mpysteriis, pronunciata da Andocide a sua difesa nel processo, di cui si è fatto cenno, intentato contro di lui da Cefisio, Meleto ed Epicare, nel 399. E’ evidente, infatti, che l’atto d'acussa, se come tale è stato realmente pronunciato, deve necessariamente precedere l’orazione di difesa , che dai motivi di accusa prende le mosse. E' probabile tuttavia —come più avanti se vedrà— che il problema non si esaurisca nel rapporto fra i due testi citati.
Fil: Cataudella, Michele. Universidad de Catania; Italia.