Fil: Gallego, Florencia. Università degli Studi di Bologna; Italia.
Fil: Gallego, Florencia; Università degli Studi di Firenze; Italia.
Quando
Boccaccio
parla
della
Fortuna,
nelle sue
lettere,
si
confessa
esposto
ai
giochi
di
essa che
nel
suo
discorrere,
poteva
arrivare
a
distruggerlo
nei
tenebrosi
labirinti delle
fluttuazioni
proprie
del
vivere.
Caratterizzazione
oltre
modo
interessante
se
la
mettiamo
in
rapporto
con
le
sue origini familiari.
Sappiamo
che suo
padre lavorava
come
mercante
assiduo
nel
tragitto
tra
l'Italia
e
la
Francia.
Apparteneva
a
una famiglia
ch'
aveva
lasciato
da
poco
un
lavoro
contadino
a
Valdelsa
per
tentare
la
fortuna
nel
commercio,divenendo
come
lo
definisce
Marchi:
“un
contadino borghese”. Da
li
capiamo,
piú
intimamente,
questa
concezione
dei
via
vai
quotidiani
che
potevano
distruggere
un
uomo,
soprattutto
un
mercante,
il
cui
mondo
nasce dall'incertezza,
il
rischio
el*avventura, frammischiati
con
radici
di
plebe analfabeta.
Se
Boccaccio
avesse
voluto
ricostruire
il
suo
albero
genealogico
-allo
stesso
modo
di
molti
mercanti
del
secolo
XIV
avrebbe
scoperto
i
suoi
antenati
tra
i
poveri
legati
alla terra.