Fil: La Rocca, Cristina. Universitá degli Studi di Padova; Italia.
Nel corso del 2004 e stato pubblicato uno dei piú importanti sití dí eta longobarda dell Italia settentrionale: esso comprende numerose capanne in legno e un 'ampia necropoli nelle immediate vicinanze dell'abitato. Per la prima volta, almeno in Italia settentrionale, e stato possibile indagare in parallelo sia un villaggio sia Parea cimiteriale a esso collegata: un fatto che da decenni veniva auspicato per la completezza delle informazioni sulla societá tra VI e VIII secolo. Le
informazioni sulla vita materiale e sociale di questo periodo erano infatti, fino a oggi, sostanzialmente limitate ai dati delle necropoli con corredo. Ma chi ottimisticamente si fosse aspettato che questi nuovi datí spingessero gli scavatori a esplorare nuove piste di ricerca, a porsi nuove domande rispetto allimpostazione che dallinizio del 900 affligge gli studi sul'archeologia longobarda rimarrebbe molto deluso: al di la della straordinaria qualitá di questi ritrovamenti,
Pinterpretazione degli stessi risulta infatti saldamente ancorata a incredibili presupposti di matrice etnica. Cosi le capanne lignee sono testimonianza “dellavvicendarsi di gruppi alloctoni che risultano stanziati tra il VI e PVII1 secolo”, ed appaiono “riferibili alla tradizione costruttiva pannonica”; la necropoli d'altro canto “si inquadra agevolmente nei cosiddetti cimiteri a file di tradizione germanica
per Pordinata sequenza delle deposizioni allineate a gruppi”.